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La Mindfulness

 
Tradurre il termine Mindfulness non è semplice nè immediato, perchè di fatto non traduce nè una tecnica, nè una filosofia, nè un comportamento, nè un approccio terapeutico. Ma potremmo dire che contiene in sè alcuni aspetti di tutto ciò e molto altro.
Letteralmente Mindfulness significa Consapevolezza.

Da secoli, in molte tradizioni contemplative e filosofiche, la pratica della consapevolezza è stata un asse portante dello sviluppo della saggezza, della comprensione. In Occidente ad esempio i filosofi stoici riponevano una grande fiducia e coltivavano con grande energia la capacità di sorvegliare le impressioni dei nostri sensi, discriminandole con attenzione e scegliendo intenzionalmente quali seguire nel portare avanti le proprie azioni. Il saggio applicava la phronesis o saggezza pratica, che come vedremo, ricorda da vicino la consapevolezza della tradizione buddista, a cui molto deve la pratica moderna della mindfulness. Spostandoci in India, quasi contemporaneamente ai fiolofosi stoici (dal IV sec. a.C. al VI sec. d.C) Siddharta Gotama affermò che era possibile comprendere le cause della sofferenza umana, e risolverle, esercitando l'attenzione allo stato della mente e al suo continuo cambiare.
Il complesso sistema di sviluppo mentale che la tradizione buddista ci ha tramandato assegna un'importanza centrale alla consapevolezza.
Mindfulness traduce il termine sanscrito sati, di grande ampiezza semantica e difficilmente traducibile con una sola parola.  La traduzione più immediata come abbiamo visto prima è "consapevolezza".
 
Ma nella parola Sati albergano anche altri significati."Sati" è prestare attenzione intenzionalmente a ciò che alberga dentro di noi e a ciò che è presente all'esterno; è ricordare: nella tradizione buddista colui che esercita sati ricorda la dottrina, ossia le istruzioni che ha ricevuto per orientarsi nel mare delle esperienze di vita; collegato a questo è riconoscere: colui che ricorda come orientarsi può riconoscere ciò che gli è utile da ciò che invece gli porterà dispersione e disagio.

La Mindfulness, intesa quindi come sistema ampio di pratiche che sviluppano e approfondiscono la consapevolezza personale, affonda le sue radici nella tradizione meditativa buddista theravada, ma non ne comprende gli aspetti più strettamente religiosi. Deve la sua diffusione al medico statunitense Jon Kabat-Zinn. Egli ebbe una lunga esperienza di lavoro e formazione in ambito medico e scientifico
Mentre era studente al MIT (Massachusetts Institute of Technlogy, una delle più importanti università di ricerca del mondo,) Kabat-Zinn frequentò un corso di meditazione  tenuto da Philip Kapleau, un missionario Zen, e in seguito continuò a coltivare il suo interesse per queste tematiche seguendo le lezioni dei maestri Zen Thich Nhat Hanh e Seung Sahn e studiando all'Insight Meditation Society, dove poi svolse il ruolo d'insegnante. In questi anni iniziò anche la pratica dello yoga, che unitamente agli insegnamenti buddisti e alla sua formazione scolastica, lo portarono a elaborare un ambito di pensiero che integrava i principi del buddismo Zen con le sue conoscenze scientifiche e che in seguito pensò di applicare in campo medico. Nel 1979 fondò la "Stress Reduction Clinic" all'Università della Massachusetts Medical School, e qui sviluppò il programma chiamato "Stress Reduction and Relaxation Program", basato su un adattamento terapeutico dei concetti del buddismo Zen; in seguito il corso, di otto settimane, venne chiamato Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR), dove l'elaborazione dei principi buddisti fu proposta con un approccio scientifico e tarato sulla cultura occidentale.
 

Il protocollo MBSR  -  Mindfulness Based Stress Reduction

Pur mutuando molte delle pratiche meditative dalla tradizione buddista, praticare la mindfulness o partecipare ad un protocollo MBSR, non chiede di aderire a nessun tipo di credo o rituale religioso: è piuttosto un modo laico di coltivare la presenza mentale e la consapevolezza sia dei propri processi interni, emotivi, affettivi e cognitivi e di conseguenza, di quelli esterni, cioè di quello che accade intorno a noi, i nostri eventi di vita e le nostre relazioni. La pratica di consapevolezza è un modo di essere che ci permette di radicarci e di essere presenti a noi stessi, riparando quelle fratture tra pensieri, sensazioni ed emozioni che sperimentiamo quando siamo in particolari condizioni di stress e di sofferenza.
Nel 1979, quando Jon Kabat-Zinn ebbe l'intuizione di portare le pratiche meditative proprie della tradizione theravada nel contesto medico scientifico occidentale, aveva l'obiettivo di aiutare i pazienti con patologie croniche non trattabili: persone che avrebbero dovuto convivere tutta la vita con dolori cronici, di varia natura ed entità.
Strutturò così un programma, l'MBSR appunto, che prevede pratiche di meditazione di consapevolezza su vari "oggetti":
 
                          Alimentazione      Respiro       Corpo      Movimento       Relazioni

sia momenti di psicoeducazione, per fornire alle persone elementi di conoscenza sul funzionamento dello stress sull'organismo, sugli stili di comunicazione fra persone e molto altro.
Partì dalla profonda convinzione che in ognuno di noi è già presentre la capacità di essere consapevoli e presenti al momento presente con tutto quello che porta con sè, e che questa capacità di consapevolezza è la base per affrontare in maniera equanime le inevitabili sofferenze della vita, piccole o grandi che siano.
Lo scopo del protocollo  MBSR è quello di aiutare le persone a riconnettersi con questa capacità originaria, attraverso il radicamento nel corpo, nel respiro, nella nostra realtà umana, fatta di sensazioni, emozioni e pensieri.

 
Il protocollo permette al partecipante di individuare quali sono gli stressors nella propria vita e di diventare consapevole dei meccanismi di reazione ad essi. Gli stressors possono essere ambientali (legati cioè ai luoghi dove viviamo, dove lavoriamo, alle caratteristiche della società in cui siamo); fisici (malattie, dolori cronici...), emotivi (ansia, depressione, rabbia, panico...), relazionali (difficoltà familiari, con i colleghi di lavoro, con i figli....). Spesso a questi elementi di stress, che a volte possono essere inevitabili, aggiungiamo la nostra reattività ad essi: vorremmo che non ci fossero, cerchiamo di evitarli o di fuggire, oppure ci aggrappiamo a situazioni che sappiamo essere nocive ma dalle quali non riusciamo a liberarci.  Individuare con quali modalità automatiche e istintive reagiamo agli eventi è il primo passo di consapevolezza che, unito alla pratiche proposte e all'impegno personale quotidiano permette al partecipante di passare da reazioni automatiche, spesso dannose, a risposte efficaci e consapevoli.

Il protocollo è ormai validato da numerose ricerche internazionali che ne hanno studiato l'efficacia, non solo a breve termine, ma soprattutto nel lungo periodo, con numerosi studi di follow-up che hanno registrato un aumento del benessere personale anche a distanza di anni.

 

L'MBSR è un percorso individuale ma svolto in gruppo. Si articola lungo 8 settimane, 56 giorni, con un incontro a settimana di due ore, due ore e mezzo e una giornata intensiva di 4/6 ore. Alla fine di ogni incontro ti verrà consegnato del materiale (tracce audio, diari di osservazione, letture) per accompagnarti  nell'esplorazione di te, tra un incontro e l'altro. Ecco perchè 56 giorni: cerchiamo di allenare l'impegno e la cura per noi stessi ogni giorno, momento dopo momento, coltivando la nostra consapevolezza al momento presente, in maniera intenzionale, e con un atteggiamento non giudicante.

M.B.S.R 
Prossime edizioni

 

In aggiornamento

 

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Info e Costi

Il costo per la partecipazione è di € 250,00

Per chi sta facendo un percorso di psicoterapia il costo è di € 230,00

Per gli studenti universitari e per chi si iscrive in coppia, il costo di partecipazione è di € 200,00.


Il saldo dell'importo avviene entro la settimana precedente l'inizio del protocollo.
Per disdette entro 7 giorni prima dell'inizio, la somma versata non sarà restituita, ma potrà essere usata per partecipare ad una edizione successiva del protocollo.

 
Per iscriversi basta chiamare il 329 15 84 415 oppure inviare una mail a claudia.torani@gmail.com, ti verranno fornite tutte le informazioni necessarie.

 

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